Il caso: il socio di una società a responsabilità limitata ha lamentato che l’amministratore unico, anche socio al 50%, con il  quale era insorto un insanabile dissidio, aveva venduto l’immobile nel quale si svolgeva l’attività aziendale ( attività turistico-alberghiera), avvalendosi dei poteri conferiti dallo statuto, di fatto rendendo impossibile lo svolgimento dell’attività della società. La vendita era stata fatta in favore di altra società nella quale vi era fondato sospetto fosse interessato lo stesso amministratore unico.

La soluzione proposta al socio è stata di impugnare per nullità assoluta  l’atto di compravendita per violazione dell’art. 2479 2°comma n. 5 c. c. in quanto operazione che aveva comportato una sostanziale modificazione dell’oggetto sociale ed una rilevante modificazione dei diritti dell’altro socio e per violazione della disciplina sul compimento di atti di liquidazione. Nelle more del giudizio di merito è stato anche proposto di sottoporre a sequestro giudiziario l’intero compendio aziendale oggetto della compravendita ed il denaro costituente il prezzo corrispettivo.

Tale soluzione ha consentito al socio danneggiato di recuperare l’immobile e procedere alla liquidazione della società nel rispetto delle regole, tutelando il valore della propria quota.


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