Occupazione Illegittima Della Pubblica Amministrazione e risarcimento del danno

Il caso: il Comune aveva espropriato una vasta area per la realizzazione di nuovi insediamenti urbani da destinare ad edilizia privata agevolata per la costruzione di unità abitative, insediamenti artigianali e commerciali e la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria. I proprietari delle aree erano rimasti insoddisfatti dalle indennità di esproprio e lamentavano che i concessionari privati dei singoli lotti assegnati dal Comune avevano occupato porzioni di terreno che non rientravano nelle aree espropriate.

La soluzione proposta è stata di impugnare nei confronti dell’ente pubblico la dichiarazione di pubblica utilità perchè carente degli elementi essenziali, con la conseguenza di trasformare l’espropriazione in occupazione illegittima e quindi, non essendo intervenuta in larghissima parte delle aree sottoposte all’esproprio alcuna trasformazione irreversibile né alcuna realizzazione di opera pubblica, chiedere la restituzione di tutte le aree libere ed il risarcimento dei danni per le colture ( tutti i terreni erano impiantati a vigneto al momento dell’occupazione da parte dell’ente pubblico) e per l’occupazione irreversibile di quelle porzioni di terreno che , assegnate ai privati, erano state edificate. Nello stesso tempo richiedere nei confronti dei privati che nelle more avevano avuto assegnati i lotti ed edificato, il risarcimento dei danni per le porzioni di terreno che erano state occupate abusivamente oltre le superficie loro concesse.

Con tale soluzione i proprietari delle aree potranno ottenere la restituzione della quasi totalità dei terreni, il risarcimento dei danni per oltre 200 mila euro ed il risarcimento dei danni dai singoli privati per oltre 100 mila euro.


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