Il caso: Dopo aver approvato un piano di lottizzazione di una vasta area di svariati ettari in zona a destinazione di insediamenti industriali, che prevedeva la suddivisione in lotti edificabili e la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria a carico dei privati, il Comune qualche anno dopo ha realizzato il depuratore comunale delle acque reflue a circa mt. 100 dal confine dei cinque lotti antistanti la strada comunale interposta. In conseguenza di tale insediamento lo stesso Comune ha negato la edificabilità di tali lotti in  quanto non veniva rispettata la fascia di rispetto che obbligatoriamente deve distanziare il depuratore da qualsiasi insediamenti urbanistico destinato a civile abitazione o ad attività commerciali e produttive in genere. I proprietari di tali lotti avevano perciò subito un consistente danno economico.

La soluzione proposta è stata di richiedere al comune il risarcimento dei danni cagionati dal sopravvenuto vincolo di fascia di rispetto che data la sua natura ablativa aveva ridotto le facoltà del proprietario privandolo del diritto di edificare su quei lotti.

I privati hanno ottenuto alcune centinaia di migliaia di euro a titolo di indennizzo.


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